La storia delle erbe nella medicina popolare
Curarsi con le piante medicinali è la scelta giusta se vogliamo fare una vita sana.
Fin dai tempi più antichi l’uomo riconosce alle piante un grande potere terapeutico e nel corso dei secoli troviamo moltissimi documenti che attestano l’utilizzo delle erbe nella cura di molte malattie. Possiamo trovare testimonianze nel Corano, nei poemi indiani di Siddhar in lingua tamil, ne I Veda e in moltissimi altri testi antichi.
Nella Bibbia, sono molti i versetti che rivelano come le erbe siano da usarsi nel loro stato naturale per ottenere il massimo dei benefici.
E Dio disse: “Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento. E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento”. E così fu. (Genesi 1:29,30 ) .
La coltivazione delle erbe medicinali si perde nella notte dei tempi.
La storia delle piante medicinali è stata scritta dai monaci amanuensi che nel medioevo ricopiavano gli antichi testi, greci e romani, e li ricopiavano creando un vero archivio storico e scientifico da cui possiamo a tutt'oggi attingere. Nel medioevo i monasteri divennero centri specializzati in materia medica, in coltivazione e trasformazione delle piante medicinali. Gli “orti” fornivano la materia prima con cui trattare i malesseri più comuni.
Nell'Alto Medioevo, i monasteri, disseminati sulle vie dei pellegrinaggi ospitavano i pellegrini malati e gestivano i xenodochi, dei veri e propri centri di soccorso; nello stesso periodo si diffuse il nomadismo dei monaci-medici.
I monaci benedettini fondarono le scuole di Carlomagno il quale introdusse la medicina nei programmi d’insegnamento ( 805) . Nel 1130 Papa Innocenzo II fece vietare l’esercizio della medicina intesa come fonte di guadagno.
Il giardino dei semplici
( horti simplicium )
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